Descrizione progetto

L’acqua e la Piazza, progetto realizzato in collaborazione con FAI e Associazione Piazza San Marco, racconta una storia a più voci sul rapporto tra i veneziani, l’acqua e il cuore della città, Piazza San Marco. La Piazza si presenta come un luogo per la gente, ricco di valori e significati, coniugando la vita che si svolge nel territorio con i suoi elementi primari, l’acqua e la pietra, e con la memoria che percorre il suo patrimonio monumentale. Un’analisi della vita quotidiana della Piazza mette in luce anche un luogo che soffre sempre più di allagamenti, stimolando riflessioni sul suo futuro. Il progetto ruota attorno al Negozio Olivetti, gestito dal FAI, e coinvolge anche diverse altre sedi nell’area circostante Piazza San Marco.

L’idea di una mostra diffusa e di un volume sono nate contemporaneamente, dunque i due progetti si sono sviluppati parallelamente. L’obiettivo era promuovere la riflessione sul possibile rapporto futuro tra Venezia e l’acqua, a partire dalle attività commerciali intorno a Piazza San Marco che hanno un legame indissolubile con il luogo e le sue dinamiche quotidiane. Interviste e altro materiale sono state raccolte da questi ‘abitanti’ della Piazza – compresi coloro che hanno iniziato a lavorare qui da poco o ci lavorano da molto tempo, anche famiglie che qui lavorano da generazioni – per apprezzare, in termini pratici, le loro strategie per affrontare l’acqua alta.

La raccolta di diversi punti di vista, corrispondenti a diverse posizioni – e livelli del suolo -, ha messo in luce le differenze e le somiglianze dei continui adattamenti. Le immagini raccolte mostrano le caratteristiche fondamentali dei caffè, ristoranti, boutique e hotel di Piazza San Marco che normalmente sono lontani dalla vista e oltre l’immaginazione delle migliaia di persone che ogni giorno passano proprio davanti a queste vetrine. In particolare la mostra raccoglieva esperienze e impressioni, immagini e altre informazioni che rivelano il continuo, difficile rapporto con l’acqua e le periodiche inondazioni tra le imprese che compongono l’Associazione Piazza San Marco (APSM). Le quattordici boutique, gallerie, negozi, bar, ristoranti e hotel dislocati intorno alla Piazza e negli immediati dintorni che hanno partecipato alla “mostra diffusa” erano identificabili dalla linea di galleggiamento attraverso le loro vetrine, che segnava il livello raggiunto il 4 novembre 1966.

Le installazioni tematiche, realizzate appositamente dall’artista Eleonora Sovrani, per indagare i livelli delle acque spaziavano dalle reti di mareografi in laguna alla descrizione di accorgimenti pratici adottati dalle diverse attività, come il posizionamento di attrezzature e arredi su leg extension o interventi permanenti di innalzamento del terreno livelli. Il lavoro dell’artista si basava su prove raccolte “sul campo” e strutturate in una griglia di riferimenti tecnici e scientifici da Jane da Mosto.

La pubblicazione Acqua in Piazza offre una selezione di dati, osservazioni e spiegazioni per stimolare la riflessione sulla relazione tra Venezia e l’acqua, sugli aspetti immutabili e sui temi vitali per il futuro di Piazza San Marco, emblema della città.